Le fragole della Basilicata si caratterizzano per essere principalmente delle varietà Sabrosa® e Rossetta®, con una forma conica e allungata, acheni piccoli e superficiali, e una polpa interna consistente e succosa. Hanno un sapore deciso e un profumo intenso, rendendole ideali sia per dolci che per ricette salate come il risotto. Inoltre, presentano una buona shelf-life, potendo conservarsi fino a 7 giorni dalla raccolta.
Un altro marchio importante è la Fragola Matera®, coltivata con metodi naturali e sostenibili, che si distingue per il colore rosso brillante, la polpa succosa e compatta, e una freschezza che si mantiene fino a 10-12 giorni dopo la raccolta. Questa fragola è il risultato di tecniche di coltivazione attente all’ambiente, con impollinazione naturale e difesa biologica, e rappresenta un prodotto di eccellenza della Basilicata.
La fragola lucana è nota anche come “oro rosso” della costa ionica e rappresenta un’importante risorsa agricola con un valore commerciale di circa 100 milioni di euro, in attesa del riconoscimento ufficiale IGP (Indicazione Geografica Protetta).
In sintesi, le caratteristiche principali delle fragole della Basilicata sono:
Forma conica e allungata, con acheni piccoli e superficiali
Polpa consistente, succosa e rossa con sapore aromatico e profumo intenso
Buona conservabilità (7-12 giorni a seconda della varietà)
Coltivazione sostenibile e naturale, con tecniche innovative
Importanza economica e culturale per il territorio lucano.
Il metodo di coltivazione influisce significativamente sulla qualità delle fragole lucane, con diversi aspetti chiave:
Uso di piante fresche vs piante frigoconservate: L’adozione di piante fresche, che rappresentano oggi oltre il 90% delle coltivazioni nel Metapontino, ha permesso di anticipare la produzione di 30-40 giorni rispetto alle piante frigoconservate, migliorando la distribuzione temporale della raccolta e la qualità del prodotto. Le piante fresche non emettono stoloni, riducendo la necessità di manodopera e migliorando la gestione colturale. Inoltre, sono meno soggette a degenerazioni naturali, con conseguente miglioramento della qualità dei frutti, in particolare sapore, colore e shelf-life.
Innovazione varietale: L’introduzione di nuove varietà come Candonga Sabrosa, che si adatta bene alle condizioni pedoclimatiche del Metapontino, ha favorito la produzione di fragole con sapore gradevole, colore brillante, buona resistenza alle malattie e ottima conservabilità. La scelta varietale è fondamentale per mantenere elevati standard qualitativi e per coprire diverse fasi di mercato, garantendo un prodotto costante nel tempo.
Tecniche colturali e gestione nutrizionale: L’ottimizzazione delle tecniche di coltivazione, come la fertirrigazione attenta e l’uso di coltura protetta (tunnel con doppi teli per mantenere temperature ottimali), contribuisce a migliorare la qualità dei frutti, la produttività e la sostenibilità della coltura. Questi accorgimenti permettono di mitigare gli effetti negativi di condizioni climatiche avverse e di ridurre l’uso di antiparassitari.
Effetti sul mercato e redditività: La combinazione di queste tecniche consente di offrire un prodotto di alta qualità, con un calendario di produzione esteso da novembre a maggio, permettendo di competere efficacemente sui mercati nazionali e internazionali. Tuttavia, condizioni climatiche sfavorevoli possono ancora influire negativamente sulla qualità e quantità della produzione.
In sintesi, il metodo di coltivazione, attraverso l’uso di piante fresche, varietà selezionate e tecniche agronomiche avanzate, migliora la qualità organolettica, la durata commerciale e la sostenibilità della fragola lucana, rendendola un prodotto di eccellenza riconosciuto.
Le fragole lucane si coltivano principalmente nel Metapontino, un’area della Basilicata orientale che comprende numerosi comuni della provincia di Matera come Policoro, Pisticci, Nova Siri, Bernalda, Scanzano Jonico, Rotondella, Colobraro, Montalbano Jonico, Montescaglioso, San Giorgio Lucano, Tursi, Valsinni, Craco, Aliano e Stigliano.
Questa zona è particolarmente adatta alla coltivazione della fragola grazie a:
Condizioni pedoclimatiche favorevoli, con un microclima mite, sole abbondante e una brezza marina che favorisce la crescita e la qualità del frutto.
Disponibilità di acqua di buona qualità per l’irrigazione, essenziale per la fragolicoltura.
Terreni idonei e tecniche agricole avanzate, come l’uso di serre tunnel e piante fresche, che permettono una produzione anticipata e prolungata da novembre a maggio.
La fragola lucana è molto ricercata perché:
Ha un sapore intenso, dolce e aromatico, con una polpa succosa e consistente, che la rende ideale sia per il consumo fresco che per la trasformazione.
Presenta una buona conservabilità (shelf-life superiore a 7 giorni), caratteristica che la rende competitiva anche per l’esportazione.
È prodotta soprattutto con la varietà Candonga Sabrosa, un incrocio sviluppato in Basilicata che garantisce qualità elevata e adattabilità al territorio.
La produzione è spesso legata a pratiche agricole sostenibili, con crescente attenzione a fragole biologiche e a residuo zero, che aumentano il valore commerciale e la fiducia dei consumatori.
La Basilicata è una delle regioni leader in Italia per superficie coltivata a fragole, con oltre 1.100 ettari dedicati, e questo rende la fragola lucana un prodotto di punta per l’economia agricola locale.
In sintesi, la fragola lucana è coltivata nel Metapontino e nei comuni limitrofi della Basilicata orientale, dove condizioni ambientali e tecniche colturali avanzate assicurano un prodotto di alta qualità, molto apprezzato sul mercato nazionale e internazionale.